La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi sono ormai da diverso tempo al centro dell’agenda non solo europea, ma internazionale.
La Relazione 2022 dell’IPCC ha messo in evidenza come ci sia ormai un breve margine di tempo per garantire un futuro vivibile, in quanto lo sfruttamento dei sistemi naturali oltre la loro capacità di adattamento ha determinato conseguenze irreversibili: un cambiamento di marcia si impone, per ripristinare gli ecosistemi degradati e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici, in particolare attraverso il ripristino di zone umide, fiumi, foreste ed ecosistemi agricoli degradati.